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Via a “Nizza è Barbera”, tre giorniin rosso in attesa della Docg
Cultura e Spettacoli

Via a “Nizza è Barbera”, tre giorni
in rosso in attesa della Docg

Si alza infine il sipario su "Nizza è Barbera", anno 2014. La consueta tre giorni dedicata al rosso nicese in questa edizione sarà più che mai una celebrazione del territorio. Dopo i

Si alza infine il sipario su "Nizza è Barbera", anno 2014. La consueta tre giorni dedicata al rosso nicese in questa edizione sarà più che mai una celebrazione del territorio. Dopo i gemellaggi con vini ospiti a cui la manifestazione ci aveva abituato ? dal Gewurztraminer di Termeno allo Champagne, dall'Alta Langa al Barolo ? quest'anno i riflettori si puntano sulla punta di diamante della produzione locale, il Barbera d'Asti Superiore sottozona Nizza che attende l'approvazione del "Nizza docg".

«Questo sarà un anno importante per il "Nizza", punta di diamante della nostra produzione che abbiamo deciso di mettere in giusto risalto ? commenta l'assessore all'agricoltura Mauro Damerio. ?Siamo felici di riproporre "Nizza è Barbera" nella sua formula ben nota e apprezzata, che ci siamo impegnati al massimo per organizzare nonostante gli indispensabili tagli al budget». Altra eccellenza nicese, celebrata in parallelo, sarà il cardo gobbo, da quest'anno prodotto a marchio registrato.

«Siamo davvero orgogliosi di essere il vino protagonista di "Nizza è Barbera" ?commenta Gianluca Morino, presidente dell'Associazione dei produttori del Nizza. Il nuovo disciplinare del Nizza docg, nato dalla stessa volontà dei produttori che hanno voluto autoregolamentare la loro eccellenza produttiva in completo accordo con il Consorzio di Tutela dei vini d'Asti e del Monferrato, sarà presto approvato a Bruxelles dalla Commissione Europea. Il disciplinare è la carta di identità di un vino che, essendo chiamato con lo stesso nome di un territorio, sarà il capofila e l'alfiere di un progetto di crescita. Ora Nizza deve diventare un sistema, un'unione di intenti che dalla valorizzazione di un vino si diffonda alle altre risorse per rendere grande tutto il territorio».

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